Ein Projekt des Schweizerischen Gemeindeverbands.
Un projet de l’Association des Communes Suisses.
Un progetto dell’Associazione dei Comuni Svizzeri.

A scuola di democrazia

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A scuola di democrazia è un progetto di educazione alla cittadinanza attiva rivolto agli allievi del secondo ciclo delle scuole elementari. Il progetto è stato ideato dalla Sezione degli enti locali del Dipartimento delle Istituzioni del Canton Ticino. Un progetto pilota è stato organizzato a partire da gennaio 2020 nella sede scolastica di Tesserete con una classe di terza elementare (8 anni).

Obiettivo del progetto è accrescere, attraverso un’esperienza positiva ed emozionale di democrazia, la propensione dei cittadini di domani ad assumere un ruolo attivo nella propria collettività locale, culla della democrazia diretta elvetica. L’esperienza di cittadinanza attiva agisce sui tre elementi motivazionali e intende aumentare la capacità di partecipare (SAPER FARE), la disponibilità a partecipare (VOLER FARE) e la possibilità di partecipare (POTER FARE).

Il progetto si articola in tre aspetti, trattati sull’arco di 4 mesi per un totale di circa 35 ore scolastiche:

1) due lezioni in classe volte a spiegare ai bambini che cos’è il Comune, qual è il suo ruolo e come funziona;

2) uscite e attività fuori sede (visite ai servizi comunali, amministrazione comunale o intervista al Sindaco);

3) un gioco di ruolo durante il quale i bambini vestono i panni dei Consiglieri comunali e vivono un processo democratico basato sulle medesime regole che valgono nel mondo reale.

Nell’ambito del progetto pilota, le lezioni sono state condotte a “tre mani” da una rappresentante della Sezione degli enti locali, dal docente di classe e dal Direttore d’Istituto, coinvolgendo con successo i bambini.

È stato deciso di svolgere il progetto nelle scuole elementari poiché i bambini sono un terreno fertile sul quale seminare. Questa fascia di età è un appropriato punto di partenza di un percorso evolutivo e di crescita volto alla formazione e strutturazione del senso civico e di una cittadinanza attiva. Come ricorda la favola del Piccolo Principe, i bambini hanno una capacità di porre domande e di vedere il mondo con occhi diversi grazie alla loro forte immaginazione, la curiosità e la capacità di stupirsi per quello che gli adulti danno per scontato.

Il gioco di ruolo, momento fondamentale del progetto, non è una semplice recita ma un modello di apprendimento di tipo esperienziale (Experiential Learning). Il processo di apprendimento si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione di un ruolo (essere un consigliere comunale), un compito (elaborare, a gruppi, un diverso progetto per star bene a scuola ed elaborarlo nella forma di mozione) e una situazione (la seduta di Consiglio comunale) in cui i bambini sono chiamati a mettere in campo le proprie competenze personali e trasversali per il raggiungimento dell’obiettivo che sono il pensiero riflessivo e critico, quello creativo e la capacità di collaborare e comunicare.

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Purtroppo, l’emergenza COVID non ha permesso di svolgere il progetto nella sua interezza, bloccandolo proprio a due settimane dal gioco di ruolo tanto atteso dai bambini, ovvero la prima seduta di Consiglio comunale. Esso riprenderà con il nuovo anno scolastico nel mese di settembre.

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Budget stabilito dal Municipio
Sezione degli enti locali, Comune

Sezione degli enti locali (supporto al progetto), Direttore dell’Istituto scolastico e Capo Dicastero Educazione, Cultura e Sport, Docente di classe, Comune (Sindaco, segretario comunale, squadra operaia, responsabile dell’azienda acqua-potabile, ecc.).

Sezione degli enti locali

L’idea di elaborare un progetto di democrazia attiva nelle classi di scuola elementare è nata dagli spunti emersi da un Seminario di studio dedicato al tema della politica di milizia, organizzato a Bellinzona il 23 e 24 maggio 2019 dall’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS).

L’avanzamento del progetto ha purtroppo subito una battuta d’arresto a causa dell’ordinata chiusura di tutte le scuole da parte del Consiglio federale in reazione all’emergenza COVID.

Nonostante l’esperienza solo parziale, già nella prima fase il progetto ha raccolto importanti feedback positivi da parte degli allievi, del Docente di classe e del Direttore dell’Istituto scolastico. La Sezione degli enti locali ha così deciso di sottoporre il progetto al Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport per discutere la fattibilità e le modalità di un’eventuale implementazione in altre sedi scolastiche.

La compartecipazione della rappresentante della Sezione degli enti locali, del docente di classe e del Direttore d’Istituto nello svolgimento delle lezioni e delle attività ha contribuito in modo determinante alla riuscita del progetto.

Quali sono le fasi del gioco di ruolo, momento fondamentale del progetto?

I bambini sono condotti con un approccio di problem solving a sviluppare delle idee per migliorare il loro “stare bene a scuola” (analogamente al ruolo del Comune di “migliorare la qualità di vita residenziale”), nel limite di un budget definito dal Municipio e nel rispetto delle regole d’istituto e scolastiche. Dovendo lavorare a gruppi, sono chiamati a trovare delle soluzioni concertate. Le proposte devono essere elaborate in forma scritta, rispettando alcuni criteri, per essere poi presentate in forma di mozione in una seduta di Consiglio comunale. La seduta potrà tenersi in aula o nella sala del Legislativo. Il Direttore scolastico, il docente di classe e il municipale responsabile del Dicastero Educazione vi partecipano nelle vesti di Municipali. La procedura è analoga, con qualche modifica, a quella della mozione. Durante la prima seduta di Consiglio comunale, ogni gruppo propone il proprio progetto ai “compagni-colleghi” riuniti in seduta. Le diverse idee sono messe al voto e quella che ottiene il maggior numero di consensi è consegnata al “facente funzione” Municipio. Il Capo Dicastero dovrà quindi discutere l’idea con i “veri” colleghi di Municipio ed elaborare un documento che esplicita le modalità di realizzazione nella forma di Messaggio (a mo’ di richiesta di credito). Il Messaggio è trasmesso ai bambini e sottoposto per discussione e approvazione in una seconda seduta di Consiglio comunale. La fase finale del progetto prevede la realizzazione dell’idea! E qui sta il bello: i bambini capiscono che esistono le possibilità per migliorare la realtà in cui si vive.

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