Danni agli edifici causati da un terremoto: serve una soluzione solidale
Secondo le stime, in Svizzera si verifica un terremoto di magnitudo 6 ogni 50-100 anni circa, con danni potenzialmente ingenti (agli edifici). Al contempo, tuttavia, solo il 15% circa di tutti gli edifici del Paese è assicurato contro i danni causati da un terremoto. L’ACS accoglie quindi con favore la proposta del Consiglio federale d’introdurre un’assicurazione contro i terremoti attraverso un sistema di impegni eventuali per i proprietari di edifici. In questo modo, tutti i proprietari di edifici in Svizzera sarebbero obbligati a contribuire fino allo 0,7% della somma assicurata per i danni causati da un terremoto. L’ACS ritiene che si tratti di un approccio mirato e solidale, in quanto i comuni (e i cantoni) colpiti difficilmente sarebbero in grado di ricostruire scuole, centri operativi, ecc. con le proprie risorse in caso di emergenza.
L’ACS accoglie inoltre con favore il fatto che il Consiglio federale intenda ora astenersi dall’emanare prescrizioni edilizie nazionali in materia di sicurezza antisismica. La responsabilità in questo ambito dovrebbe continuare a spettare ai cantoni (e in parte ai comuni), come già richiesto dall’Associazione nella sua presa di posizione (in tedesco) lo scorso anno.
Tuttavia, nell’ambito di un’audizione dinanzi alla Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S), l’ACS ha sottolineato che anche gli edifici con una somma assicurata superiore a 25 milioni di franchi dovrebbero essere coperti da un’assicurazione contro i terremoti tramite un sistema di impegni eventuali. In caso contrario, molti edifici comunali come le scuole non sarebbero coperti in caso di forte terremoto. Inoltre, l’ACS chiede una soluzione solidale a livello nazionale per i danni alle infrastrutture, da attuare in analogia alla soluzione per i danni agli edifici causati da un terremoto, indipendentemente dal fatto che i danni siano dovuti a un terremoto o ad altre catastrofi naturali, come per esempio inondazioni o frane. L’Associazione sostiene quindi l’orientamento dell’iniziativa parlamentare Regazzi (24.446), che prevede l’istituzione di un fondo nazionale dedicato alla gestione delle emergenze causate da catastrofi naturali, in modo tale da garantire le risorse necessarie per indennizzare rapidamente ed efficacemente le comunità colpite.