Giovedì 6 luglio 2023, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) ha tenuto un'audizione per quanto riguarda l’attuazione del progetto di legge dell’iniziativa parlamentare 21.403 «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna». Da un lato, questo progetto di legge prevede un contributo federale costante, pari a un massimo del 20%, ai costi della custodia dei bambini complementare alla famiglia e, dall'altro, degli accordi programmatici con i cantoni. Ciò nel rispetto del principio di sussidiarietà, il che significa che i sistemi esistenti nei cantoni non verranno sollecitati in modo eccessivo. Jörg Kündig, vicepresidente dell'Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS), e Anders Stokholm, presidente dell'Unione delle città svizzere (UCS), hanno rappresentato la posizione del livello comunale di fronte alla CSEC-S.
Entrambe le associazioni comunali hanno seguito da vicino a livello politico l'elaborazione del progetto di legge e lo sostengono. Ciò è dovuto al fatto che i due pacchetti parziali (riduzione dei contributi dei genitori e accordi programmatici) sono orientati agli obiettivi e complementari, mentre le competenze cantonali e comunali sono preservate. I cantoni, i comuni e le città hanno fatto progressi. Ciononostante, la pressione per posti della custodia di bambini a prezzi accessibili rimane elevata. Una soluzione sostenibile richiede quindi non solo l'impegno dei cantoni e dei comuni, bensì anche un contributo costante a livello federale.
Una migliore conciliazione tra famiglia e lavoro non gioverebbe solo ai genitori, ma anche ai tre livelli di governo. Se entrambi i genitori possono lavorare o aumentare il loro carico di lavoro, ciò rafforza l'intera economia svizzera. In tempi di carenza di personale specializzato ne beneficerebbero anche i datori di lavoro. Infine, il progetto di legge riduce anche il rischio di povertà per le famiglie, aumentando al contempo le pari opportunità e la garanzia di un'educazione equa. Un fattore decisivo per l'aumento del carico di lavoro dei genitori è il loro effettivo sgravio. Di conseguenza, la maggior parte dei fondi del progetto di legge è destinata a questo scopo. Inoltre: con i mezzi federali previsti (art. 7 LSCus) pari al massimo al 20%, tutti i genitori vengono trattati allo stesso modo in tutta la Svizzera.
Il progetto di legge già approvato dal Consiglio nazionale prevede che il contributo federale alla custodia dei bambini complementare alla famiglia sia concesso fino alla fine della scuola elementare. L’ACS e l’UCS ritengono che ciò sia ragionevole, ma sono disposte ad accettare un compromesso per garantire l'approvazione del progetto di legge da parte del Consiglio degli Stati. Ad esempio, le associazioni comunali potrebbero limitare il campo di applicazione al settore prescolare e alla scuola materna, perché è qui che i fondi federali hanno un effetto maggiore. Anche l'eliminazione delle sovvenzioni federali attualmente previste per l'ulteriore sviluppo della politica della prima infanzia non comprometterebbe il nucleo centrale del progetto di legge. L’ACS e l’UCS sono convinte che il Consiglio degli Stati possa elaborare un progetto di legge all'interno di queste linee di compromesso, accettabile per la maggioranza e finanziariamente sostenibile.